
Ci perdiamo molto a parlare di Fiamme Gemelle e spesso e volentieri, com’è normale che sia, ci concentriamo sull’amore che sentiamo. D’altronde una delle cose che dobbiamo imparare è l’amore incondizionato, difficile poi distaccarsene.
Dopo tutto è un percorso scelto dalla nostra anima per la nostra evoluzione spirituale: in un certo senso obbligati a passare tutti questi step di guarigione per poter vibrare sempre più in alto, per poter essere sempre più consapevoli, e raggiungere l’unione nella 3D.E’ questo no che pensiamo? Ok, basta girarci intorno, ecco il mio pensiero sulla questione.
Se in questa vita almeno una delle due controparti è cosciente del percorso, allora l’anima ha deciso per una riunione nel 3D…o meglio…ha deciso che ci sarà la possibilità di riunione. Un minimo di libero arbitrio ce l’abbiamo ancora, e quando succederà, possiamo decidere di accettarlo, di non averne paura, di essere pronti, oppure di scappare nuovamente (si, anche il chaser). Le energie però rimangono altamente attrattive tra i due poli. Perché nella schedule dei lavori da fare nel percorso di fiamma deciso dalla nostra anima, ci sono cose che si possono lavorare solo in separazione, cose che si possono lavorare solo in unione disarmonica, e cose che si possono lavorare solo in unione armonica. Quindi tecnicamente servono tutti e 3 gli step. Questo per, come dicevamo, adempiere al compito di evoluzione della nostra anima, compito principale di tutte le anima che scendono sulla terra, indipendentemente da quale percorso scelgano. Poi è vero che ognuno ha la sua missione personale da abbracciare e portare avanti, senza la quale non si progredisce. Quanti compiti vero? Ma non è finita.
C’è un compito, una missione, anche della coppia di fiamme stessa. E anche questa ha due livelli. Una della coppia in sé e una uguale per tutte le coppie. Ed è qui che viene fuori un argomento che secondo me non è preso abbastanza in considerazione. Le fiamme gemelle non lavorano solo per sé stesse, ma lavorano per il collettivo. Si perché il loro compito generale è quello di sciogliere tutti i vecchi schemi e accompagnarci verso il nuovo mondo, dove il modo di vivere la coppia è ben diverso da tutto quello che ci hanno insegnato fino ad ora. Per farlo le fiamme devono ascendere nelle alte dimensioni, comprendere l’amore (quello incondizionato) che c’è li e trascendere riportandolo sulla terra. Questo prima individualmente e poi come coppia. Ma questo non lo si fa per sé stessi, ma per il collettivo. D’altronde non è una delle cose da imparare nel percorso di fiamma? Che non siamo individui ma unici? Che non siamo due persone diverse, ma la stessa anima, siamo uno? Allora perché non dovremmo essere uno, energeticamente, anche con il resto del mondo?
Se siete mai stati in presenza di una coppia di Fiamme Gemelle capirete benissimo quello che sto dicendo: quanto la loro energia non sia solo loro, ma si espande oltre i due per toccare tutti quelli intorno, direttamente al cuore, aprendolo un po’ di più. E’ una missione per il collettivo.
Sarà che negli anni del mio percorso spirituale io ho imparato che la mia evoluzione e la mia missione sono la cosa più importante, quella che ha la priorità su tutto. Sarà che la mia missione personale, e non di fiamma, ha già compreso l’aiutare gli altri, il collettivo. Forse per tutto questo io vedo questa missione collettiva delle fiamme come una spinta, una forza, a farmi andare avanti anche quando è molto difficile. Mi fa sentire un po’ martire alle volte, è vero, ma il punto di arrivo non lo perdo mai.
Ma capisco che per molti non possa essere uno sprono, ma solo, un’altra delle mille cose da non poter cambiare, e accettare del percorso di fiamma.
E voi come la vedete?
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