
Fertilità è la parola chiave delle feste in questo periodo: i campi e i giardini cominciano a sbocciare, gli animali si preparano per l’arrivo dei cuccioli e anche gli esseri umani sfoggiano i loro migliori corteggiamenti. Beltane è la festa più importante di tutto il calendario agricolo celtico. Il nome significa letteralmente “splendore”, una festa in onore dell’estate che giungerà a portare i suoi frutti., una festa dedicata alla fertilità, alla madre terra che viene fecondata dal Re di Maggio per dare buoni frutti. Questo processo naturale viene enfatizzato con l’accensione dei Fuochi di Bel (grandi falò anticamente dedicati al dio Bel o Belenus) e tutto il popolo festeggia propiziando la fertilità con canti e danze e inneggiando all’amore. Simile alla celtica festa di Beltane, la Notte di Valpurga, tradizione derivante dai popoli germanici, consisteva in una serie di sfrenate danze notturne intorno ai falò, con tanto di canti ed invocazioni alla Grande Madre della fertilità. Durante la cristianizzazione dell’Europa centrale la Chiesa cercò di cristianizzare anche questa celebrazione associandola a Valpurga di Heidenheim, o semplicemente Santa Valpurga, badessa inglese vissuta attorno al VIII secolo, per farle prendere il posto della Grande Madre della fertilità. La stregheria festeggia poi il Calendimaggio. I rituali popolari del Maggio propiziavano la riconciliazione con il pieno rifiorire della natura, con la vitalità e la passione umana, ma erano necessari innanzitutto per favorire l’abbondanza delle messi, la rigenerazione naturale e la fertilità del terreno. Per la strega questo è anche il momento in cui è giusto abbandonare le difficoltà affrontate nella fase oscura, per riuscire a purificarsi completamente ed aprirsi alla vita. I falò rituali venivano accesi a coppie rappresentando la congiunzione maschile e femminile e propiziando la fertilità, la “coniunctio”. Emblema di questi incroci fra i mondi e dell’ unione fra maschile e femminile, è la croce decussata, cioè la X, due triangoli aperti, uno sopra l’altro, simboleggianti lo scambio e l’apertura tra le dimensioni che avviene in questo sabba. Ma la X rappresenta anche la moltiplicazione e quindi la fertilità, i semi piantati a calenda sono diventati alberi bellissimi che adesso si ricoprono di frutti. Come vediamo quindi in tutte le tradizioni si ritrova il festeggiamento principale per la fertilità che in questo periodo è ai suoi massimi. E per festeggiarla e propiziarla al meglio, troviamo in qualsiasi tradizione la figura del palo di maggio che altro non è, in parole semplici, che l’incontro tra il maschile e il femminile. Tutte improntate a questo i simboli sono molteplici. Tradizionalmente veniva scelto dagli uomini un albero per fare il palo, che doveva essere spogliato da tutti i rami per divenire liscio. Nel frattempo le donne sceglievano i nastri (dei colori dell’arcobaleno che sappiamo anche essere i colori dei Chakra) e preparavano la ghirlanda con i fiori che trovavano nei giardini. Finite queste preparazioni toccava ancora alle donne fare il buco nel terreno che avrebbe poi accolto il palo piantato dagli uomini. Si comincia già a vedere come i simboli femminili vengono preparati dalle donne e come quelli maschili invece dagli uomini. Una volta piantato il palo questo aveva già alla sua cima legati i nastri che sostenevano la ghirlanda infilata. I nastri erano tenuti alla base alternati da maschi e femmine (solitamente coloro in età da matrimonio) i quali, una volta pronto il palo, cominciavano una danza di corteggiamento di modo che i nastri cominciavano ad incrociarsi attorno al palo facendo così scendere pian piano la ghirlanda. Una volta arrivati alla fine del palo si ricomincia la danza al contrario per srotolare i nastri e far risalire la ghirlanda in una simbologia che ovviamente rimanda alla fertilità. Tradizione voleva che se il palo era ben liscio e non ci fossero stati intoppi nella discesa e nella risalita, questo prevedeva un buon raccolto. Nei secoli questo palo ha preso varie forme (basti pensare all’albero della cuccagna presente in molte fiere di paese soprattutto alcuni anni fa) e spesso e volentieri si vedono foto in cui la ghirlanda è bloccata alla cima del palo. Permettetemi di dire, forse da purista, che questo toglie un po’ di simbologia stessa della situazione, perché proprio lo scendere e risalire della ghirlanda è il principale simbolo di fertilità perché rappresenta proprio il rapporto sessuale. Il risveglio della natura si fa sentire in questo periodo, come anche già in età antica quando si festeggiava il fiorire di tutto, perché essendo tutto collegato se fiorisce un fiore, fioriscono i campi, fioriscono gli animali e anche noi stessi, sia all’esterno che all’interno. E allora buon Calendimaggio a tutti, che sia proficuo per ognuno di noi.
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