
Con questo articolo vorremo cominciare a tenere anche qui un “diario” delle pulizie, indagini, e liberazioni di case, che sono poche, ma che secondo me meritano di essere trasmesse. Noi non indaghiamo tramite strumenti fisici, ma solamente tramite le nostre abilità, e tutte le storie che porterò qui hanno il via libera dei diretti interessati anche se useremo nomi di fantasia per mantenere la privacy.
Non utilizzando strumenti fisici, spesso e volentieri riusciamo a fare indagini anche a distanza. Anzi ci tengo a precisare che sia io, Stefania, che Samantha, la mia collega, che Alice, ci siamo trovate in tre città diverse e distanti tra loro per tutta l’indagine.
Questa storia inizia con una lettura dei Registri akashici fatta ad Alice da cui emerge una presenza in casa denominata “fantasmina”. Alice allora mi chiede di poter approfondire questa cosa con un’indagine. Nel confronto preliminare tra me e Samantha, lei vede un arco e chiede ad Alice tre foto in quel punto della casa. Prima di ricevere le foto Samantha capisce anche che l’entità è una ragazzina senza cattive intenzioni che semplicemente gode della compagnia di Alice, la vede come una sorella maggiore. Come spesso succede quando degli spiriti di trapassati rimangono a così stretto contatto con la terra, anche Fantasmina mantiene certe dinamiche umane: quando entra qualcuno nella vita di Alice lei ne è gelosa.
Alice conferma la presenza di una porta ad arco in casa e dice che a volte ha l’abitudine di mettersi li sotto a guardare la casa. E’ molto probabile che sia l’entità che la fa mettere li, probabilmente è il suo posto preferito della casa. Ci arrivano quindi le tre foto della porta ad arco e in una subito l’entità si fa vedere!

Questa nitidezza del volto del fantasma è una cosa molto rara nel nostro campo: di solito noi medium pariamo pazzi perché vediamo cose anche in foto che altri non vedono, ma la faccia di questa bambina penso che la vediate in molti. Il farsi vedere o meno nelle foto dipende dalle entità stesse. Può succedere che effettivamente loro vogliano presentarsi, non vedendo in noi una minaccia ma comprendendo che vogliamo aiutarli, oppure semplicemente non hanno abbastanza coscienza di sé da nascondersi. Perché è vero che hanno bisogno di energia per mostrarsi, ma quando si tratta di macchine fotografiche, richiede loro la stessa energia, sia mostrarsi che nascondersi. In questo caso Fantasmina si è mostrata di proposito per la voglia proprio di mostrarsi ad Alice.
Tengo a precisare che le foto sono state scattate con il telefono e inviata tramite whatsapp. Non sono state assolutamente modificate (non ce n’è stato bisogno perché l’immagine era già chiara) se non per aggiungere il cerchio rosso.
Una volta che si è mostrata il collegamento con lei è aumentato (proprio per questo chiediamo foto degli spazi) e ha cominciato a parlarci. E ci ha fatto capire che è una ragazzina molto giocosa confermandoci che è legata ad Alice, ma rimane molto trattenuta nel comunicare con noi perché ha paura che la mandiamo via e lei vuole rimanere li. Istintivamente, a volte anche non del tutto consciamente, i fantasmi sono schivi e rimangono lontano perché sanno benissimo che il nostro compito è quello di “mandarli via” ovvero farli passare nella luce. E se non hanno nessuna intenzione di andarci, ci stanno lontano. Questo giorno poi abbiamo interrotto le comunicazioni perché non volevamo spaventarla troppo. Nei giorni dopo abbiamo fatto altre comunicazioni con Fantasmina, di breve durata, per farle capire pian piano che non eravamo una minaccia e farla abituare alla nostra presenza. Nel frattempo abbiamo anche spiegato ad Alice la situazione, tenendola sempre aggiornata, ma siccome anche lei si era affezionata e non si diceva infastidita dalla presenza abbiamo preso una decisione.
Invece di forzare una partenza per cui evidentemente nessuno era ancora pronto, una volta avuta la piena fiducia del fantasma, le abbiamo spiegato che nel suo stato lei non ha bisogno delle emozioni umane che continua a ricercare perché non appartiene più a questo mondo, ma che non la forzeremo ad oltrepassare e lo farà in autonomia quando sarà pronta, ribadendo che anche dopo il passaggio se vuole può tornare a trovare Alice. In realtà, pur non avendo forzato l’apertura del varco, mettendola a conoscenza di tutto questo, ha innescato in lei l’energia che la porterà ad andare autonomamente.
I tempi di rimanenza nel bardo (quarta dimensione, tra il mondo dei vivi e quello dell’aldilà) sono molti diversi da fantasma a fantasma e dipendono dalle emozioni, mancanze e irrisolti non ancora elaborati al momento della morte. Non c’è un tempo prestabilito per tutti….c’è anche chi li si incancrena e il passaggio diventa molto difficile, anche se non impossibile. Perché a differenza di quello che vogliono farci credere, tutte le anime sono ammesse in “paradiso”, il non andarci, o non andarci subito, è il risultato di un autogiudizio scaturito dall’allargamento della coscienza al momento della morte.
Se avete problemi in casa o in un altro luogo, provate a contattarci e a raccontarci la vostra storia, magari possiamo aiutarvi.
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