SHADOW GUIDANCE – COME NASCE UN SERVIZIO

Sono anni che metto insieme i pezzi di questa tecnica e finalmente ha un suo posto ed un suo nome, quindi oggi voglio presentarvela per bene.


Il mio lavoro con lo Shadow Working inizia personalmente qualche anno fa. E’ una tecnica, quella del journaling sulle ombre, che mi piace, che mi viene bene (ho sempre adorato scrivere) e che mi porta risultati stupefacenti. E’ una tecnica a me affine e dandomi tanta soddisfazione, non posso fare a meno che cominciare a proporla agli altri, visto la mia missione improntata al collettivo.
Mi sono però resa conto che una cosa che per me è risultata naturale, nello specifico guardarsi profondamente dentro, anche se non sempre facile, ad alcuni risulta ostico, addirittura con limiti insormontabili.
Ho cominciato a chiedermi quindi cosa posso fare per rendere fruibile questa tecnica che per me aveva del miracoloso, a più persone possibili? Soprattutto a chi fa fatica ad entrarci in contatto e capirla.


Qui mi vengono in aiuto anni di lavoro sia con i sogni e i suoi simbolismi che con la meditazione e la visualizzazione.
Comincio allora a condurre in meditazioni guidate chi si affida a me, con simboli che possano aiutarli a comprendere i loro problemi e superarli. Ma non basta, non è questo che voglio, manca qualcosa, mi sembra un lavoro fatto a metà. I simboli sono utili a livello di visualizzazione ed aiutano a lavorare con il subconscio, ma con una meditazione guidata posso solo immaginare come questi simbolismi stanno lavorando sul momento, avendone conferma solo dopo il trattamento durante la condivisione, quando non si può più intervenire se non al prossimo appuntamento quando, ovviamente, delle cose saranno cambiate. Non che sia inutile, ma sentivo il bisogno di accorciare i tempi.

Mi viene in mente allora la meditazione regressiva alle vite passate: in questo servizio, dopo una lunga e profonda meditazione guidata, comincia ad esserci un colloquio tra me e la persona trattata, seppur la persona in questione sia ancora in meditazione, stia ancora visualizzando e addirittura trovi difficile proferire parola in quello stato: ma la comunicazione è essenziale per guidarla.
Ecco cosa mancava: la comunicazione durante la meditazione. Un tassello importante che ribalta il trattamento rendendolo unico e più efficace! 

In questo modo io guido la persona nella sceneggiatura simbolica che le serve, ma le scelte le fa lei, con i propri simboli, che sicuramente nella sua mente hanno più peso, comunicandomeli di volta in volta, cosicché io possa guidarla attraverso il suo inconscio e le sue ombre. Il tutto per portarle alla luce e comprenderle.
Così si può arrivare a lavorare sull’albero genealogico, sul bambino interiore, sulle vite precedenti, su qualsiasi cosa serva alla persona trattata per elaborare la problematica che mi ha portato ad inizio seduta. E il bello di questa tecnica è che, come lo shadow working fatto da soli, non porta sollievo solamente sul momento, ma smuove le proprie vibrazioni, cambiando anche quindi, col tempo, la vita che ci circonda perché cambiamo ciò che attiriamo.


Cosa succede a me quando faccio questo trattamento?

Io divento canale, canale di voi stessi, canale tra il vostro conscio e il vostro inconscio, canale per le vostre ombre che sono salite in superficie perché vogliono essere ascoltate, e io ve le farò ascoltare in un ambiente protetto e guidato, dove non dovete temere che queste vi sovrastino. Io sembro ballare mentre vi guido (si, se mi vedeste ridereste) perché le energie si muovo nel mio studio e non riesco a stare ferma, le seguo e le accarezzo, addomesticandole per il nostro intento comune. E dopo sono anch’io liberata e leggera perché il contatto con voi mi porta a stare bene. Mi sono resa conto che spesso, mentre voi visualizzate  ciò che serve, io sono un passo avanti e vedo cosa sta arrivando, così da potervi preparare al meglio. Non vi evito delle cose, perché se arrivano so che vuol dire che siete pronti per affrontarle, ma mantengo un livello energetico sereno per poterci lavorare.


Cosa succede a voi durante il trattamento?

C’è prima un breve colloquio in cui mi spiegate cosa vi porta da me e qual è il problema che volete affrontare. Vi farò alcune domande per permettermi di costruire il punto di inizio della vostra meditazione (anche se in realtà mi arriva tutto tramite chiaroconoscenza) e poi siamo pronti. Vi sdraiate sul lettino, chiudete gli occhi, vi faccio rilassare e vi porto esattamente dove dovete essere. Da qui voi mi guidate sul percorso dove io inserirò i simboli che vi servono, avendo da voi la diretta conferma se vanno bene o devono essere cambiati. Probabile che durante il trattamento ci siano importanti rilasci emotivi. Può essere che serva che io intervenga con Reiki o altre tecniche per aiutare questo rilascio o altro. Ovviamente dipende sempre dalla profondità della tematica trattata: alcune si risolvono con una seduta, o meglio, nei giorni successivi, altre hanno bisogno di qualche tempo o sedute in più. Dopo il trattamento potrete sentirvi svuotati dal rilascio emotivo, oppure rienergizzati da ciò che avete affrontato. Potrebbero esserci sogni collegati a ciò che avete visto che arrivano nei giorni successivi. Ancora noterete come nella vostra vita comincino a cambiare cose, che vanno verso la vostra guarigione e il vostro vero sé.

Questo trattamento, ho notato, si può fare solo in presenza. Io mi trovo a Modena e Ancona.

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