WESAK – PREGHIERA COLLETTIVA VOLUTA DAI MAESTRI

Il Wesak nasce come una celebrazione buddista, una festa sacra durante la quale si celebra la nascita, l’illuminazione e il distacco dal corpo del Budda, portata poi a livello mondiale dalle canalizzazioni di Helena Blavatsky e dalla sua allieva Alice Bailey le quali, come i loro scritti ci insegnano, erano a diretto contatto con Akasha e i Maestri ascesi.

Denominato poi Wesak Acquariano, è una festività mobile, che si festeggia il plenilunio che cade mentre il sole si trova nel segno del Toro: nel 2024 si festeggia il 23 Maggio, con questa luna piena nel segno dello scorpione che chiude un periodo (denominato periodo dell’eclissi) che tanto ci sta mettendo alla prova. Non è un caso, niente lo è. Io lo vedo un po’ come la luce alla fine del tunnel.

Dapprima la Blavatsky cominciò a canalizzare messaggi dai maestri della Fratellanza bianca di Shamballa, i quali le indicarono la necessità che il Wesak diventasse una festività a livello mondiale per diffondere la luce.

Con il termine “Fratellanza bianca” la regina della Teosofia indica un gruppo di esseri spirituali (bianchi= luce, illuminati) che si sarebbe assunta il compito di guidare l’evoluzione dell’umanità. Per definire lo stesso gruppo spirituale possiamo trovare anche termini come Grande fratellanza bianca spirituale, Consiglio di luce, Grande Loggia bianca, oppure Ordine di Melchisedek….e qui i miei cuori bianchi lettori di registri troveranno la quadra di tutto. Edgar Cayce, potentissimo medium, anch’esso naturale lettore di Akasha, la chiama la Grande Fratellanza degli esseri illuminati, e per chi ha visto il film tratto dalle sue canalizzazioni, Nosso Lar, si tratta praticamente dei medici ed ingegneri che accolgono a guidano le anime in arrivo, oltre ad angeli e arcangeli. In pratica, come anche lui stesso li descrive, una comunità di esseri illuminati provenienti da tutte le razze e religioni a cui è affidato il compito di guidare il pianeta terra verso il futuro.

Il moderno significato della celebrazione però è da attribuire proprio alle canalizzazioni di Alice Bailey, in contatto con il maestro Djwhal Kool, detto il tibetano, il quale le trasmise l’importanza che ogni religione o credenza della terra si riunisse in questo giorno per pregare, meditare, fare mantra, ecc…con lo scopo preciso di innalzare le vibrazioni dell’umanità intera.

Dal 1981 questi incontri si tengono anche a livello fisico in varie città del globo, ma l’idea è quella di un grande incontro di anime a livello astrale, un incontro tra le energie degli umani che partecipano e quelle dei maestri ascesi e varie entità di luce, che pregano insieme in vari modi, per portare luce sulla terra ( i grandi protagonisti in astrale sono il maestro Budda e il maestro Cristo). Viene chiamato anche un grande reset spirituale che va a contrastare le azioni delle congreghe del male che si muovono sulla terra e al di sotto.

Come si celebra?

Ai giorni nostri si possono trovare gruppi quasi in ogni città che celebrano il Wesak, ma ci si può allineare anche solo astralmente. All’ora esatta del plenilunio si può pregare, meditare, o qualsiasi cosa preveda la tua corrente o religione. La Bailey canalizzò anche la Grande Invocazione da fare prima e dopo la meditazione/preghiera (c’è chi la fa prima e chi dopo, alcuni sia prima che dopo).Dal punto di Luce entro la Mente di DioAffluisca luce nelle menti degli uomini.Scenda Luce sulla Terra.Dal punto di Amore entro il Cuore di DioAffluisca amore nei cuori degli uomini.Possa il Cristo tornare sulla Terra.Dal centro ove il Volere di Dio è conosciutoIl Proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;Il Proposito che i Maestri conoscono e servono.Dal centro che vien detto il genere umanoSi svolga il Piano di Amore e di Luce.E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.Che Luce, Amore e Potereristabiliscano il Piano Divino sulla Terra.

Piccoli appunti personali sulla Grande Invocazione: Ho trovato strano che in una celebrazione in cui le religioni si riuniscano tutte insieme la grande invocazione faccia riferimento a Dio e a Cristo. Ma penso che si debba tenere conto anche dell’ambito culturale e religioso in cui è stata canalizzata. In base a questo penso, come sempre, si debba andare oltre alle parole e vedere Dio come l’Unità fonte, e Cristo come maestro asceso.

Ho sempre trovato molto affascinante come nel panorama spirituale già del 1800, e proseguito fino ad oggi, questa celebrazione riesca a mettere insieme tutte le religioni e le vie spirituali che lavorano per un giorno insieme per un unico scopo. Che per una giorni si dimenticano dei nomi che danno alle cose e comprendono che il significato profondo è uguale per tutti. Penso sia importante ora più che mai, nel corridoio di ingresso all’età dell’Acquario, fare parte di queste importanti celebrazioni, anche solo a livello astrale.

E voi conoscevate questa celebrazione? 

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