COME USCIRE DALLA NOTTE BUIA DELL’ANIMA

Ok lo ammetto, questo titolo è un clickbait, mea culpa.
Perché in realtà non c’è un vero e proprio metodo certificato per uscire dalla notte buia dell’anima, ma ci sono atteggiamenti che possono aiutare.


Ma partiamo dal principio: per chi ancora non lo sapesse la notte buia dell’anima è un periodo di, possiamo definirla, depressione spirituale che di solito preannuncia uno slancio evolutivo della nostra anima. Un periodo in cui diventiamo apatici e non svolgiamo più quegli esercizi spirituali che prima ci facevano stare tanto bene e neanche noi sappiamo bene il perché. Ma farò un video più approfondito su questo, ancora non l’ho messo, ma monitorate il nostro canale YouTube.


Dicevo: non c’è un vero e proprio metodo per uscirne, anche perché se vi trovate in quello stato c’è un motivo molto più alto di voi, e per quanto possa fare male, vi assicuro che è tutto necessario. Però ci sono alcune cose, che non sono assolutamente facili da fare in quel momento, che possono aiutare. Una tra tutte, sicuramente la più decisiva, è lasciarsi andare, avere fede. Invece di aggrapparvi a quel poco di normalità che vi è rimasta e che è l’unica cosa che vi sembra tenervi in equilibrio, lasciatevi cadere in quel baratro che la notte buia richiede. Vivete intensamente quel dolore che state cercando di non sentire spegnendovi. Vuole insegnarvi qualcosa, e sicuramente, prima lo fate, prima la notte buia finisce.


E’ sicuramente utile, ma forse può non bastare, perché bisognerebbe anche capire cosa, questa volta, ha scatenato la notte buia e quindi cosa vi sta richiedendo. Cosa vi sta chiedendo di accettare che voi non accettate?


E’ sicuramente utile ma forse ancora non basta. Può aiutare ancora di più uscire dagli schemi che vi state dando per sopravvivere. Per la mia esperienza questi schemi si manifestano nell’avere sempre qualcosa da fare di terreno, meglio se è qualcosa che mi tiene la mente impegnata e non penso a cosa sta passando la mia anima.


E quindi cosa possiamo fare di concreto? Purtroppo poco e niente. Il primo grande passo è rendersi conto che siamo in una notte buia dell’anima, che non è così scontato, perché senza forze animiche non è facile. Da qui poi pian piano smettiamo di lamentarci, per un po’ attendiamo che passi, poi ci rendiamo conto che non passa se noi non cambiamo atteggiamento. Ci può aiutare ricordarci quello che sappiamo fare tra vari esercizi energetici e doni che abbiamo, e sforzarci un attimo di riattivarli. Poi un giorno dopo l’altro, un passo dopo l’altro, usciamo pian piano a riveder le stelle….o rientriamo dentro di noi per vederle.
Non sono momenti facili, ma sicuramente hanno un perché e soprattutto hanno una fine per quanto possano durare (non c’è una durata uguale per tutti anche perché dipende dalla nostra reazione e dall’esperienza).


Infine volevo ringraziare voi tutti. Perché per quante notti buie dell’anima io possa passare, voi rimanete sempre il mio punto fermo, e Soffio d’Argento il mio progetto principale, sempre più importante di qualsiasi altra cosa, e in quei momenti mi date la forza di creare comunque qualcosa per voi e quindi di mantenere in moto, anche se in risparmio energetico, la mia anima. Quindi scusate se i contenuti non sono sempre al massimo della forma, ma la vita è fatta ad onde, tutto prima o poi passa, e c’è sempre qualcosa di nuovo e diverso che sta per arrivare con rinnovata energia.

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